Dall’aera di sosta si punta verso il Passo della Forcola ma appena termina il parcheggio si imbocca la strada asfaltata che procede leggermente in discesa, inizialmente parallela alla strada aperta al traffico (cartelli marrone Alpe Vago e Val Nera). Giunti al primo bivio si prende decisamente a sinistra (cartello n.100-113 Casc’chéda da Val Néira) puntando verso l’Alpe Vago/Cheśéira dal Vach che appare già a vista, oltre un ponte che permette di superare il fiume Spol.
Si attraversa l’alpeggio verso destra imboccando il sentiero accanto alla casetta di legno. Subito dopo si trova un bivio con un sentiero che si stacca verso destra, indicato da un cartello n.113 Casc’chéda da Val Néira. Va ignorato, proseguendo invece sempre sul sentiero più graduale, verso la panchina nei pressi di un tronco che ricorda al sagoma di un homo salvadego, ed il ponte poco sotto.
Passato il ponte sul torrente Valle Vago si prende subito il sentiero in salita a destra (cartello n.114 Casc’chéda da Val Néira) affrontando il tratto più ripido dell’intero percorso che però non tarda a pianificarsi quando si entra nel mondo dei pascoli, con la vista che si apre verso alte cime del Monte Val Nera (3182 m).
Da qui si scende in modo ripido lungo tratti di gradini fino ad arrivare di fronte alla cascata stessa che è generata dal torrente Val di Campo e si getta nel torrente Val Nera. Leggermente a destra si trova la passerella di legno con la quale è possibile attraversare il corso d’acqua e giungere nei pressi dell’imponente cascata. Il ponte sospeso balla alquanto ma niente paura: è solido!
Appena superato il ponte si prende a sinistra, ignorando il sentiero che sale in modo ripido, per avvicinarsi invece alla cascata.
Per il ritorno si imbocca ora il sentiero in forte salita ignorato prima che con scalini porta in poco tempo ad un sentiero graduale che va preso verso destra. Dopo una breve salita che porta a toccare il punto più elevato dell’intero percorso, si comincia a scendere dolcemente. Il percorso si snoda sul versante opposto del torrente Val Nera, passando assai più in alto del sentiero dell’andata e con panoramici scorci sulla gola scavata dal torrente. Passando tra pascoli costellati da pini mughi si scende lungo il sentiero n.113 ignorato in salita, poco a monte dell’Alpe Vago.
Da qui si attraversa nuovamente l’Alpe Vago e si torna al parcheggio per la medesima via dell’andata.