L’edificio al civico 13, è un semplice ma notevole edificio a pianta quadrata, impostato su due piani, con copertura in abbadini d’ardesia a due spioventi. Le pareti esterne sono rivestite di intonaco a fondo liscio color rosso, segnato da fasce spartipiano gialle, graffite e dipinte con striature arancio e azzurro, creando un insieme di notevole raffinatezza; gli spigoli sono pure graffiti e dipinti a finto bugnato.
Il semplice ed elegante portalino d’ingresso in marmo bianco, che si presenta in forme tipicamente ottocentesche, è costituito da snelli stipiti lievemente modanati, come l’architrave e la lunetta che inquadra un sovraporta in ferro battuto.
Sulla lunetta è applicata una chiave di volta, sempre in marmo, sulla quale figurano le iniziali “F. F.”. A sinistra del portale è murata una tessera in marmo con la data 1876.
Le finestre sono distribuite a ritmo regolare, ampie, rettangolari e inquadrate anch’esse da fasce gialle dipinte; i vetri sono centinati e spartiti in quattro parti per anta, i serramenti sono del tipo “alla cremonese”.
All’interno è possibile intravedere soffitti a solaio, formati da travi a cui è fissato un rivestimento in canniccio intonacato, più curato nel settore sud dell’edificio. Al secondo piano, dalla finestra centrale, si scorgono soffitti affrescati. Notevole, inoltre, la raffinata modanatura del cornicione marmoreo sottogronda.